Le Multinazionali rappresentano il punto più alto raggiunto dallo sviluppo dell'impresa capitalistica. Le Multinazionali hanno coperto il mondo moderno di merci (e quindi di costumi) unificate, uniformate. La loro presenza in Vietnam e nei paesi che appartenevano all'emisfero socialista ne è la conferma inequivocabile.  La loro natura scientifica, la loro essenza imperiale, la tutela armata dei loro interessi, rappresentano elementi strutturali di un mondo che evolve verso l'unificazione mondiale capitalista, la globalizzazione.  La globalizzazione non toglierà senso alla natura statale dell'uso della forza, ma sottoporrà questo uso alle ferree leggi del profitto delle multinazionali. Le multinazionali o la loro ovvia evoluzione, le aziende transnazionali (la differenza comunemente accettata riguarda la natura della proprietà, unificata con diramazioni produttive de-localizzate nelle multinazionali, indefinibilmente variegata nel caso delle trasnazionali) hanno insomma assunto un ruolo che va ben oltre la sfera della produzione, un ruolo che pochi stati hanno la forza di mettere in discussione. Aziende nate e sviluppatesi secondo le regole dell'accumulazione ottocentesca (tra le quali la Benetton) oggi mutano la loro natura adattandosi ai nuovi contesti produttivi mondializzati. La INTEL da sola controlla la totalità della produzione di alcuni componenti chiave dei computer, la NESTLE' progetta il monopolio della produzione alimentare del prossimo secolo, chi si opporrà a questi colossi, chi avrà la forza di subirne gli embarghi economici? L'unico elemento di debolezza delle multinazionali è la loro natura di aziende, e ogni azienda teme ed è indifesa dinnanzi alla lotta di classe. La natura multinazionale di queste aziende pone al proletariato moderno la necessità oggettiva di multinazionalità delle lotte di classe che vi si oppongono, pone insomma all'ordine del giorno la nascita della multinazionale dei lavoratori, la nuova internazionale dei lavoratori. Questo il senso del nostro intervento al campeggio antiimperialista di Giano nell'estate del 1999  (di cui riportiamo il testo integrale).

Proletari di tutto il mondo unitevi!

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