UNIVERSALMENTE NATO
Articolo a cura della redazione di "Quemada" apparso su "Liberaria",
bollettino del Comitato unitario Contro Aviano 2000
E' sotto gli occhi di
tutti il fatto che la NATO, l'alleanza militare più potente al mondo,
attraversi una fase di frenetica espansione. Dall'integrazione di Ungheria,
Repubblica Ceca e Polonia, ai candidati paesi baltici, agli aeroporti e
territori di Croazia, Bosnia, Albania e, tra breve pure Kosovo, l'egemonia
totalitaria delle potenze occidentali pare non avere nessun freno (da leggere:
trattati, tribunali e/o convenzioni internazionali). Quello che ci preme
sottolineare é che questa galoppante espansione non é il frutto di una
politica militarista fine a se stessa. Non illudiamoci, come fa certo pacifismo
filosofico-morale, che si tratti di una "follia" reazionaria. Non ci
troviamo di fronte a dei pazzi scatenati ma a dei lucidi, freddi, razionali
calcolatori. L'aspetto militare é l'argine dello sfruttamento capitalistico. La
funzione della NATO é semplicemente quella di garantire l'oligopolio, il
controllo e lo sfruttamento dei mercati, delle risorse energetiche e dei
lavoratori necessari all'industria occidentale. Attraverso criminali e
vigliacche aggressioni (dall'alto dei cieli) i militari hanno cioé lo specifico
compito di intervenire laddove i "pacifici" meccanismi di
indebitamento forzato imposti da FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE e BANCA MONDIALE
non siano sufficienti a sottomettere un popolo. Non a caso i paesi che dettano
legge in seno a queste due istituzioni (anti-democratiche) di strozzinaggio
internazionale sono gli stessi paesi che dettano legge in seno alla NATO.
Questa breve introduzione serviva per focalizzare meglio l'oggetto vero
dell'articolo: Gli U.S.A. e l'America Latina.
IL CORTILE DELLO ZIO SAM.
E' risaputo pure che
l'America Latina é un continente suddiviso in svariati differenti stati i cui
lavoratori, contadini, operai, minatori e braccianti sono completamente
asserviti agli interessi ed alle esigenze delle imprese multinazionali
statunitensi (con un certo spazio concesso alle multinazionali europee -il
libero mercato non é ancora scomparso-).
In America Latina la mole degli investimenti nord-americani, le risorse
minerarie, le monocolture di caffé, frutti tropicali e legnami, rendono
necessario il mantenimento e lo sviluppo di un sistema di dominio spietato.
Essendo strategici gli interessi degli Stati Uniti in quelle terre, diventa
strategico per gli Stati Uniti mantere su quelle terre un controllo militare
pressocché assoluto.
Questo controllo militare si concretizza in quattro modi:
1- Attraverso attività
di consulenza, addestramento e supporto informativo rivolte alla crema degli
ufficiali di tutti gli eserciti e forze di polizia latino-americane.
Oltre ai consulenti militari statunitensi che infestano quelle zone, la
struttura permanente creata allo scopo di fornire la più bestiale educazione
militare ai giovani ufficiali latino-americani é la "School Of Americas"
(Scuola delle Americhe) con sede a Fort Benning, Georgia (USA) e Fort Gulick,
Panama.
In queste strutture solo dal 1995 al 1997 sono stati "istruiti" 2390
cani da guerra. Inutile approfondire il tipo di addestramento impartito: guerra
psicologica, contro-insorgenza, tortura, formazione e gestione di forze
paramilitari, ecc.
Le tattiche della guerra a bassa intensità (Low Intensity Conflict-LIC) vengono
inculcate in quanto nuova frontiera (in realtà un aggiornamento delle tattiche
contro-insorgenti naziste sperimentate in tutta Europa e URSS nella II guerra
mondiale) della più ampia strategia contro-rivoluzionaria. Non a caso, da
quando in Messico si sono manifestati l'Esercito Zapatista di Liberazione
Nazionale (1994) e l'Esercito Popolare rivoluzionario (1996) gli ufficiali
graduati a Fort Benning raggiungono nel 1997 il 30% del numero totale degli
ufficiali latino-americani ivi addestrati.
Sul bollettino internazionalista Quemada, due numeri orsono, veniva presentata
ai lettori una recensione abbastanza particolareggiata del manuale da campo
della guerra a bassa intensità, l’FM-100, reso pubblico dal Dipartimento
della Difesa USA (http://www.atsc-army.org/cgi-bin/atdl.dll/fm/100-20/). In
questo manuale si può leggere, e ciò é agghiacciante, la teoria generale
dell’intervento militare degli Stati Uniti in paesi terzi. Cioé
l’aggressione “a bassa intensità” di questo o quel paese a seconda,
ovviamente di come si collocano gli interessi nazionali USA. Vi sono alcuni
passaggi molto chiari.
Gli USA possono sostenere “é un governo esistente (es. Turchia contro PKK,
ndr) o una insorgenza (come l’UCK o la guerriglia contras in america centrale,
ndr). Entrambe nell’ambito e tramite una mobilitazione del popolo...” e
ancora “...sotto la direzione delle autorità nazionali le forze militari
statunitensi devono assistere gli insorti o i governi che vi si oppongono (é)
Se gli Usa sostengono gli insorti (fornendo loro conoscenze) gli aiutano con
avvisi, equipaggiamento e altre forme appropriate (é se invece) scelgono
l’opposizione all’insorgenza, queste conoscenze vengono trasmesse per
disarticolare i movimenti degli insorti...”.
Sono previsti inoltre “...Bombardamenti e attacchi aerei e navali per
distruggere obiettivi dall’alto valore o dimostrare la capacità di farlo. I
raid sono operazioni di bassa intensità operativa con penetrazione nel
territorio ostile per carpire informazioni, selezionare gli obiettivi e
distruggerli...” (Panama, Iraq e Jugoslavia insegnano...).
2- Con la scusa della
lotta al narco-traffico (e lo sanno tutti che la CIA é uno dei cartelli di
narco-trafficanti con la rete più potente del mondo) gli Stati Uniti possono
giustificare la presenza fisica di discreti contingenti militari che operano
sotto la copertura della DEA (Drug Enforcement Agency) con funzioni di
repressione dei movimenti sociali e delle guerriglie rivoluzionarie (tacciate
appunto di essere terroriste e narco-trafficanti).
3- Attraverso una
politica di riarmo per tutto il continente fomentata dall'amministrazione
Clinton, e attraverso l'agganciamento come "socios especiales" (soci
speciali) dei paesi latino-americani al carrozzone NATO.
L'asse Washington-Buenos Aires é una alleanza militare che già nel 1998 ha
permesso alla borghesia argentina di diventare "alleato principale"
degli stati Uniti ai margini della NATO. Questo trattamento
"privilegiato" permetterà al governo argentino di ottenere
"gratuitamente" o acquistare a buon prezzo armamento americano. Con
questa sottile operazione gli USA intendono sconvolgere l'equilibrio militare
sudamericano in modo da attivare programmi di riarmo in tutti gli altri paesi
della regione.
4- Creando e/o
fomentando (come in Europa) scontri etnico-religiosi in situazioni sociali
esplosive per meglio attuare la arci-nota e sempre utile strategia del divide
et impera. Il terreno su cui si muovono gli aguzzini americani, spesso sotto
copertura di missioni religiose o antropologiche, é quello delle infinite
sfumature "etniche" delle minoranze indigene.
NOI E LORO.
E' importante rendersi
conto della dimensione mondiale, internazionale della militarizzazione dei
territori e delle società, comprenderne le ragioni di fondo. Ciò che accade ad
Aviano e, più in generale, in Italia é soltanto un tassello di uno scacchiere
ben più ampio. Attualmente mentre LORO hanno una chiara visione d'insieme in
quanto sono i pianificatori di tale scacchiere NOI, in questo senso, abbiamo
ancora grosse difficoltà conoscitive ed interpretative. Il lavoro di
contro-informazione ed inchiesta ha il preciso scopo di sopperire a questa
lacuna, cercando di portare compagni e compagne ad un livello adeguato di
conoscenza delle LORO strategie e dei LORO mezzi.
Le lotte sociali e contro la militarizzazione che qui, purtroppo in modo ancora
frammentato, si stanno sviluppando non potranno, nel medio-lungo periodo non
fare i conti organizzativamente con le lotte sociali e contro la
militarizzazione che si portano avanti in altri paesi. Questo per ragioni ovvie:
LORO questa integrazione e coordinazione internazionale la stanno già da tempo
ampiamente dispiegando a tutti i livelli (economico-politico-militare).
L'internazionalismo tra i lavoratori e gli oppressi di tutto il mondo rimane
ancora (ad ormai cento e cinquanta anni dalla sua "scoperta") l'unica
forza ispiratrice in grado di sfidare e sperare di rovesciare la LORO
internazionale, quella del profitto e dello sfruttamento, dell'armamentismo,
della distruzione dell'ambiente.
MASSIMO RONDINE